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A papa'

Un ragazzino dagli occhi ridenti,
lo sguardo acceso dalla fame di vita.
tutto hai fatto velocemente:
innamorato giovanissimo,
marito bambino,
padre quando ancora eri troppo figlio.
la tua carriera veloce,
il tuo successo di uomo giovanissimo,
dato dal talento della tua penna,
che correva veloce sulla bianca carta.
la tua continua ricerca del meglio,
i tuoi consigli sul mio futuro,
il tuo sguardo severo nel valutare il mio profitto scolastico.
Le tue intemperanze alla stretta dei doveri familiari.
La tua tenerezza per l'ultimo cucciolo di casa.
E volavi, volavi sempre più in alto, lasciando giu'
quella tua moglie bambina che non riusciva più a raggiungerti, ne' tu lo volevi.
Poi un giorno, come una raffica di vento che spezza i rami, cosi' il male spezza i tuoi sogni, interrompe la tua corsa, appanna il tuo sorriso.
Ed io?
Io vedo che ti spegni piano, e assisto muta ed intontita alla caduta del mio amato mito.
Il tuo volo e' proseguito, hai raggiunto il paradiso.
Da lassu' ne sono certa, hai seguito le nostre vite,
gioito per noi, sofferto per noi, pregato per noi.
Mi manchi oggi più di ieri mio giovane papa',
mi mancano i tuoi occhi, il tuo sorriso, la sicurezza che mi davi, la tua guida, il tuo sostegno nell' affrontare questa mia vita.
Ma il rimpianto maggiore, quello che ho nel cuore, e' che, la morte cattiva, della tua tenerezza, delle coccole tue mi ha privato.
Aspettami papa', verro' a prendermele li' in paradiso, le voglio, come voglio rivedere il tuo sorriso.

 

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12 commenti:

  • sabrina balbinetti il 27/07/2008 18:25
    rispetto e amore per chi ci ha donato la vita... bellissima
  • giuliano paolini il 27/07/2008 10:37
    chi brucia in fretta le tappe inevitabilmente esaurisce il carburante troppo rapidamente e lascia nello sgomento chi a fianco aspettava altre risposte nuovi consigli o un semplice sorriso ora nel ricordo c'e' un po' di tristezza un senso di vuoto che pero' si riempie dalla consapevolezza che invano non fu quel rapido volo e intensamente vissuto sempre col gas al massimo
  • Ugo Mastrogiovanni il 27/07/2008 10:31
    Ho dimenticato di dirti: attenzione al refuso “E volavi,... voavi”
  • Ugo Mastrogiovanni il 27/07/2008 10:27
    Da sempre si parla del rapporto padre-figlia, questi versi parlano di quello figlia-padre, straordinaria apoteosi di affetto, troppo grande per essere interamente capito da chi legge. I versi di Stella Bruno sono permeati da profonde riflessioni di taglio autentico e spirituale, turbano, stringono il cuore, toccano profondamente.
  • Dolce Sorriso il 26/07/2008 17:05
    dedica molto dolce,
    dolce il tuo amore di figlio
  • VINCENZO ROCCIOLO il 25/07/2008 08:14
    Non si può definire una poesia, ma è una bellissima lettera, piena di un amore infinito verso un padre morto troppo giovane.
    È molto bella, Stella.
  • Anonimo il 22/07/2008 18:07
    È bellissima...
  • MICHELA C. il 17/06/2008 21:42
    Dolcissima dedica per chi ci ha dato la vita.

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