L’orizzonte trema
E la mano del sole preme a soffocarti
Come un giudizio che brucia.
Ti parlano i grilli
e il via vai degli insetti ti affatica quasi.
Alzo la testa per respirare di più
Chiudo gli occhi accecato dalla troppa luce
E mi ritornano immagini di quando entravo in casa, con spesse mura,
A trovare refrigerio,
A bere l’acqua fresca del pozzo
E sempre qualcuno a fare qualcosa
E correre di qua e di la per fermarsi ad aspettare
Che il padre chino si alzi a fare un saluto.
Ora capisco e torno a mischiare il sole con la terra
Aspettando che le rondini salutino la sera.