Nell'oscurità della mia stanza
improvvisamente spicco il volo
nell'immensità di quel cielo infinito.
Indietreggio, volteggio
prendo quota.
Volo libera:mentre la brezza del mattino
accarezza i miei capelli, e bacia le gote.
Il primo raggio di sole asciuga il mio viso
dalla rugiada del mattino
mentre un po' stordita continuo a volare.
Volo a picco sulle onde del mare
catturando le mie prede
nutrendomi di esse.
Poi come libero gabbiano cerco riposo sulla terra ferma
stanca di questa troppa libertà.
Una voce mi riporta alla realtà
la sua mano stringe la mia
mentre le mie labbra si aprono ad un radioso sorriso:
aspettando un'altro volo di gabbiano.