username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

O piccolo indiano

Dal tuo plumbeo sguardo incommensurabile
si intravede una luce orfica
o piccolo indiano
ti rifugi
in quel mucchio di rami intrecciati
della tua capanna di paglia
pel timore di aggrapparti al biancore della mia mano.

Rassegnato scruti
quei dintorni di miseria:
la terra é arsa dal fuoco,
il fiume di argilla scorre
nell'entroterra di Kuchipudi,
le palme di banano si riverberano
nelle cineree risaie
le fogne si distendono a cielo aperto.

Il sogno di un mondo senza povertà
è il vile oppio del tuo senno
o piccolo indiano
conscio di essere condannato
a questo strazio della vita
sopravvivi nello stento
nutrendoti
di sorrisi e di abbracci
in attesa del tuo Shiva*,
tuo redentore.


*Shiva, secondo la religione induista, è il creatore di tutte quelle cose intellegibili per l'uomo

 

0
8 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

8 commenti:

  • Sergio Fravolini il 23/04/2010 15:52
    Un povero tra i poveri.

    Sergio
  • Anonimo il 16/06/2008 19:24
    x Live love, Tante volte ho apprezzato il profondo interesse che trovato in italia per cultura indiana, ho trovato tanti che hanno fatto ricerche, studiato in giusto o sbagliato hanno capito il senso di Paramatma. Io non do importanza ciò che hanno capito di divinità o filasofia ma importante che inizia una ricerca dell'anima, ricerca di un senso alla vita ma anche come dice vasco un senso non deve avere già da inizio questa vita. , ma il gioco vale., cercando dietro i nascondini, si trovano tesori, amori,
    ogni caso il divino è già dientro noi, gli dei è una forma grossa, nel sottile stratto del conscio essiste solo l'anima tua con le qualità che non stanno fuori... ma fanno tutto uno, cosi se sorridi, non sei tu essere felice, ma la felicità a vibrare le sue corde per bene..
    strano ma la risposta alla miseria che arrianna scrive nella sua poesia proprio sta nel modo in quale il piccolo indiana vede la povertà... quella di fogne aperte, capanne non à la vera povertà, ovvio è una sofferenza alla quale anche io non voglio nessuno venga sottomeso, ma la verà povertà per noi indiani sta dientro la tua anima... bisogna cercarla e distruggere aprendo il terzo occhio di shiva... ciao arianna Raju
  • Anonimo il 05/06/2008 09:07
    Nel mondo quando il conscio condannato con suo dolore e richiamo, dara inizio alla grande danza di rinnovo di shiva, Il grande dio del cenere... Bella poesia arianna, Grazie ciao Raju
  • Giuseppe Nibbio il 22/10/2006 10:25
    è da poco che scrivo, piano piano leggo le vostre poesie i vostri pensieri.
    Sei davvero brava
  • Adriano Di Carlo il 05/10/2006 16:20
    pochissimi ti hanno commentato. così leggerò e commenterò tutte le tue poesie.(se vorrai naturalmente). questa è una poesia semplice, ma significativa, a tratti usi troppe parole, e il significato si disperde. il linguaggio è ridondante. ma quando torni a parlare di lui. la poesia si accende e prende senso. cryback

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0