William Shakespeare

Il dono tuo, il quaderno, e' dentro la mia mente
scritto tutto in memoria imperitura,
che assai più durera' di quelle vuote pagine,
oltre ogni termine, fino all'eternita'.
O almeno fino a che la mente e il cuore
avranno da natura la facolta' di esistere,
finche' al labile oblio non daran la lor parte
di te, il tuo ricordo non potra' cancellarsi;
quei miseri appunti non potrebbero tanto contenere
ne' mi occorre un registro per segnare il tuo amore;
per questo ho osato dar via il tuo quaderno,
fidando invece in quello che meglio ti riceve.
Il tenere un qualcosa che serva a ricordarti
equivarrebbe a ammettere ch'io so dimenticarti.

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5 commenti:

Ivan il 26/07/2008 11:57
... stavo gridando al miracolo, comunque grazie, é stata l'occasione per rileggerla.
Roberta Berardi il 10/07/2008 20:02
In effetti anche io sono innamorata di William!
Questo sonetto è stato pubblicato per errore... volevo inviarlo nella sezione "poesie di autori celebri" ma involontariamente l'ho pubblicato come se fosse una mia poesia.
Non credo ci sia bisogno di toglierlo, dato che è così famoso e non rischio in alcun modo di spacciarlo per mio (magari fossi in grado di scrivere poesie del genere! ).
Giovanni Cuppari il 06/07/2008 18:41
Brava Roberta. Un'ottima scelta. Non dirmi che anche tu sei innamoraa di William?. GIO'
Giovanni Cuppari il 06/07/2008 18:39
Probabilmente una giustificazione di William pe aver dato via un album per diario donatogli dalla persona amata. Gio'
Giovanni Cuppari il 06/07/2008 18:38
Mi è sempre piaciuto questo bel sonetto nr. 122 scritto splendidamente da quel genio imperituro a cui diamo nome William Shakespeare. Gio'

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