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Edema polmonare

Come voce sinuosa
lenta
intanto giri,
e muovi insaziabile
l’inesorabile.

Solo ora capisco la luna
cosa dica alle maree
e come il vento più propizio
agiti le vele:

Ma strappate son le mie!
Un naufrago nei prati ombrati
del tuo ricordo.

E vane le parole di una madre
a confortare il figlio mentre cade
piano piano
nel dolore e nel veleno,
Oh come adagiarmi vorrei ancora
sul tuo seno!

Ma se gli Dei decisero
la salvezza per Ulisse,
mia cara madre,
tu che solo donna sei,
non mi dai che parole,
il tuo affetto è un consiglio
che non posso sopportare:

Affonderò così, nell’oblio di questo mare
annegando nel diniego del mio Amore
sarà come impedirmi a respirare

quella stessa aria che a lei concede di vivere
e a me nel suo ricordo di andare sempre più a fondo.

 

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15 commenti:

  • ANNA MARIA CONSOLO il 15/07/2010 16:20
    ... e il tempo solo sa dirigere il concerto della vita...
    grazie
  • Anonimo il 16/06/2009 14:46
    L'ho trovata veramente splendida.
    I versi finali sono spettacolari, poi!
    Complimenti.

    Un saluto
    Monica
  • luisa berardi il 09/10/2008 15:52
    semplicemente sublime.
  • Ada FIRINO il 08/10/2008 12:41
    Mamma mia che bella questa poesia!
  • Sonia Di Mattei il 04/10/2008 23:18
    incantevole
  • Anonimo il 14/08/2008 00:11
    bella anche questa... okkey lo ammetto meriti come poeta
  • Vincenzo Capitanucci il 20/07/2008 12:04
    Sprofondando nel non Amore... che è Amore... sprofondo... privo di polmoni... sempre più a fondo... in tenebre di luce...
  • bohemien empatico il 09/07/2008 09:32
    vi ringrazio tutti! davvero gentilissimi.. :bacio:
  • Ezio Grieco il 09/07/2008 09:25
    ... molto, molto, ma molto piaciuta!!!!!
    clezio

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