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cupio dissolvi, la sera

dopo la triste
giornata, fiorilegio
di nullo senso
abbatto queste sfighe
ponendo enfasi al cibo.

cupio dissolvi.
cervello senza sangue
lieto veleggia.
pietanza, come oppio
di popolo negletto.

solo alla fine
del lauto pasto fiero
invoco sveglia.

cala la sera,
con ogni aspirazione
a qualche dignità.

 

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3 commenti:

  • Pietro Roversi il 30/07/2009 12:45
    Ah finalmente un po' di veleno, un po' di senso e di sensualita'!!!
    Verro' a rileggermela ogni tanto, ovvero: e' un successo!
    Una poesia che il lettore vuol rileggere!
  • Vincenzo Capitanucci il 01/04/2009 23:10
    Un lieto veliero... dopo lausto pasto... veleggia... nella dignità...

    Bellissima...

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