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Il tempo

Scritto sulla fronte c'è l'inesorabile trascorrere del tempo,
l'occhio si intorpidisce
il bel bianco diviene grigio tenue
Senti la solitudine
la paura,
l'innutilità,
la maggior dipendenza altrui
L'anziano diviene invisibile,
si aprono spesso le porte di una casa albergo,
che storie ci raccontiamo,
che albergo,
si chiama l'anticamera della morte
da li ti verranno a riprendere,
solo in una bara,
mai prima
La dignità,
l'intimità,
la tua casa e le abitudini,
i tuoi oggetti,
tutto di te,
della tua vita è svanito,
non c'è più
Ti sono rimasti i ricordi
i capelli sono imbiancati e le tue mani tremano
non ci si può occupare di te,
vedi nonno
quando stavi bene,
portavi a spasso i nipotini tutti ti volevano
non eri invisibile,
la colpa è del tempo,
ha inaridito i cuori

 

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5 commenti:

  • ALDO FERRINI il 06/01/2009 01:30
    Denota molta sensibilità e descrive bene il mutare della vita e l'oblio di cui l'uomo è fatto segno quando non ha più "niente da offrire al mercato". Un sommesso parere : dovresti limarla un po' e acquisterebbe un altro valore. Comunque molto apprezzabile
  • Ugo Mastrogiovanni il 30/11/2008 10:48
    E come ti capisco!
  • Engjëll Koliqi il 28/10/2008 14:00
    Veramente fortissimaaaaaa
  • Riccardo Brumana il 15/09/2008 22:55
    ma quale tempo, chi non ha cura dei propri anziani, "da cui hanno ricevuto in eredità la vita!" non meritano alcun rispetto!

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