Matteo sei nato in un lontano undici ottobre del 1986,
ero presente quando il personale medico ti ha sollevato piangevo di gioia,
ti hanno messo sul petto di mamma e tu hai smesso di piangere,
ho avuto il compito di portarti nella stanza dove erano altri neonati, non sapevo come tenerti,
ma ero felice.
Sono iniziati ad arrivarti regalini e dediche, di tutte ancora oggi ne ricordo due, una per mamma da parte di nonno Ilio:” sei riuscita a fare in poco tempo quello che io non sono riuscito in venti anni” esprimeva tutta la sua voglia di un maschio, l’altra era per te da parte di zio Flavio:” la strada è lunga e tortuosa, ma ti giuro vale la pena di percorrerla “.
Oggi sei un ragazzo di quasi 22 anni sei serio ed intelligente, una sola delusione mi hai dato, quando dopo il diploma mi hai detto che non saresti andato all’università, ci tenevo tanto a quella laurea in informatica, della quale ne avevamo parlato spesso.
Ma noi genitori siamo pronti a perdonare tutto, anche se ancora oggi spero tu possa ripensarci.
Babbo