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Sol

Sol che batte i coppi de antiche case rade,
perse in meso al verde, su diroccae strade,
violentae dal tempo, che nessun ricorda più.
Sol . che scrosta i scuri e po' el ritorna su
strussando sora muri de calse pitturai.
Sol. che ferma l'aria sui fossi evaporai,
miraggi in controluce su cui se fonde el senso
del viver e del morir in t'un sentimento denso
che mì no sò capir.
Sol . che slonga le ombre, sulla strada bianca,
in t'un svolo de mosconi che con anda stracca
i gira vagabondi, in serca de che cossa?
Sol.. n'te le me vecie ossa
che me strassino drio pian . pian.
Sol . son sol come un can!
Sol... coi me pensieri matti.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 28/12/2008 12:17
    bellissima...
    letta con il cuore... grazie...
  • Gabriella Brancaleone il 06/12/2007 17:16
    La poesia dialettale e per di più un dialetto che mi è caro, mi tocca sempre, non sò perchè; forse perchè esprime più delle altre un concetto senza perderlo per strada.

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