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Guadagni

Quale vantaggio avrà l’uomo se guadagnerà
il mondo intero e poi perderà la propria anima?
(Mt 16, 26)

La ricerca dell’infinito depone
nel cuore dell’uomo desideri di vita
e di pienezza, quando è lecito sognare;
speranze e delusioni si intrecciano sempre.

La vita, si pensa, deve essere vissuta bene,
segnata dal godimento pieno,
dilatata verso il successo e la felicità,
continuano tutti a dire, se no che vita è?

Ricerca di ideali umani, civiltà tramontate,
terrene concezioni di prosperità, senza
successo, filosofie spicciole dello ‘starbene’
premono dentro ciascuno di noi.

Mi faccio l’idea che diventa ossessione:
tutto deve essere guadagnato col sudore!
Nessuno ti regala qualcosa, non aspettare
manne celesti che piovono dall’alto.

Guadagnare il mondo è possedere
ciò che mi è dovuto, perché tutto è mio,
frutto delle fatiche di una vita;
non esiste il dono ma il compenso.

Tutto incomincia dall’inizio:
perché vivo? Dipende dal fine
che mi inculcano al mio nascere.
Da dove vengo e dove vado?

Ma allora per chi vivo io? A chi
offro il mio esistere e operare?
Lo spirito che porto dentro di me
si chiama soffio vitale ed eterno.

Sento dentro di me un fuoco acceso,
l’alito di colui che mi ha creato;
sono venuto nel mondo, piccola creatura
ma chiamato da sempre per l’eterno.

Soffro le doglie del parto, per generare,
nascosto nell’intimo, l’uomo celeste;
pur camminando nel mondo,
accanto a un popolo di senza speranza.

Mi serve una coscienza nuova,
una mente capace di accogliere l’infinito,
mani che operano per il futuro e un cuore
che sa amare Dio, sopra se stesso.

Non guadagno, ma dono di grazia,
vita che fiorisce da sola dentro di me
perché è il germe del Vivente
che oltrepassa per me la morte.

31, viii, 2008

 

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14 commenti:

  • Carlo Caredda il 29/05/2009 15:15
    Siamo in un sito dove primeggia la poesia. Partendo da questo presupposto e seguendo il discorso di Gaber, la partecipazione come funzione per il raggiungimento della libertà e pressoche azzeccata. Partecipazionedopo aver preso consapevolezza che non ci sono valori materiali che possano avvicinarsi neanche lontanamente al solidarietà vera. E non beneficenza di facciata. Poi togli fuori il discorso della Colli che dovrebbe essere della regione lombardia. Io son sardo e non tanto amante della politica in generale. In piu dopo aver letto e scoperto le manfrine che ci sotto, la prima mafia in assoluto, cerco i miei valori più distante possibile dallo stato e tutto cio che gli appartiene. Gaber era tanto intelligente d'andare sopra queste cose. "Non insegnate ai bambini"... poi son idee
    ciao
  • Anonimo il 28/05/2009 20:30
    Nella sua accezione pura la libertà è assenza di costrizioni, e non partecipazione. Se Gaber fosse stato intelligente pensi che si sarebbe unito alla senatrice del PDL Ombretta Colli?
  • Carlo Caredda il 28/05/2009 19:24
    penso che nelle mie parole si potesse andare aldilà di visioni più che scontate.
    Mi parli di quei personaggi che usano la beneficenza per lavarsi la coscienza. Mafiosi che passano la domenica in chiesa, un berlusconi che passa per persona generosa( il primo mafioso) e potrei andare all'infinito. Come diceva Gaber.
    "liberta è partecipazione" ... e niente più... potrà sembrarti poco... a me sembra tutto
  • Anonimo il 28/05/2009 16:54
    Il che significherebbe che un malvagio che fa la carità, come fanno in tanti riccastri alle feste di beneficienza, conduce alla liberazione. La Liberazione dalle costrizioni solo la consapevolezza puo darla, ma dev'essere la consapevolezza totale che è frutto dell'identificazione con l'Assoluto. E non è la "salvezza" in cui sperano tutti i peccatori e pure i religiosi che si accontentano di poco, e che contano sul sacrificio di Cristo che ha mondato i loro peccati che continuano, imperterriti ad atterrire il mondo e le loro anime ipocrite.
  • Carlo Caredda il 28/05/2009 15:59
    bella, dico solo che secondo me la liberazione la si può trovare solamente nella carità
  • giuliano paolini il 06/09/2008 11:19
    esiste talmente tanto nel cuore di un uomo che decidere cosa sia buono o meno e' forse un po' arbitrario credo che ciascuno procede col suo carico di dubbi la sua storia più o meno travagliata e le sole risposte che hanno un valore sono quelle raggiunte da soli nelle notti buie nei giorni travagliati ma anche nei momenti sublimi nelle albe gioiose piene di colori
    detto questo gli interventi che stimolano la riflessione sui moti del cuore sono sempre benvenute
  • Annamaria Ribuk il 04/09/2008 12:43
    bellissima!!!!!!!!! non serve una coscienza nuova... Lui ci ha dato la coscienza... basterebbe ripulirla di cose materiali inutili e riempira d' Amore... perchè Lui è Amore... Ann
  • mariella mulas il 03/09/2008 16:19
    Eh! che scossa! Che argine al relativismo! Sì, pienamente d'accordo, Pensieri agognati nelle menti... ma restano, purtroppo pensieri, la realtà è diversa.. facile a sciogliersi nel sangue e nelle lacrime... Oggi vivere è sperare di piccoli frammenti di scivolosa gioia con l'aiuto di Chi tutto vede a rassicurare l'effimera vita.
  • Fabio Mancini il 03/09/2008 09:51
    Complimenti, Padre! Sono emozionato... è la prima volta che mi capita di leggere online, lo scritto di un consacrato. Gesù ha detto: " Chi vuole guadagnare la Vita, perda se stesso!" Tale affermazione sembra essere una contraddizione agli occhi del mondo, dal momento che i valori della società sono bel altri... Il mondo (cioè l'uomo) ha il bisogno continuo di validi testimoni dell'Amore: perchè la Parola si tramandi e la speranza del Regno continui. Un caro saluto, Fabio Mancini.

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