Dedico questo canto
a tutte quelle concretizzazioni
che
Non hanno preso corpo
per
Abbandonarlo
nel vuoto
in un troppo pieno
d’astratto sé
A quelli che
non hanno paura di sporcarsi
nel dolore in fame
delle sublimi onde
invisibili
bipolari
Ne sono l’altissima essenza
corpuscoli
Naufraghi
strappati
lacerati
squarciati
in
Ombrosi
Luminosi
Eterni
d’un oceano
in luce
Amore
Sull’isola universale
dei beati
Si amo
Dove si vive
per un attimo
Dove non si muore
mai
non essendo mai nati
Esisti amo da sempre