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Morte

Morte ci colse e ci tolse dal mondo,
Quando colpiti cademmo morenti.
Negli occhi, in volto, nel fondo più fondo
Spenti di luce e di speme carenti.
Voi che vivete ammoniamo noi forte,
Voi che godete di luce e speranza:
Noi v'ammoniamo la più trista sorte
Noi v'ammoniamo la grande dolenza.
Nulla che viva rimane vivente,
Tutta l'essenza tramuta in carenza.
Vive la vita vivendo carente,
Vive la morte creandone assenza.
Muore il pezzente, così come il ricco
Tutti la falce accomuna falciando.
Tutti si muore, alla stregua del ricco.
Muoiono tutti la vita pagando.
Plangite, stulti, qui estis viventes:
Omnes qui vivunt mors ceperat semper
Sic est a multis temporibus, gentes;
Numquam non erit at sic erit semper.

 

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2 commenti:

  • Riccardo Brumana il 11/09/2008 23:44
    la trovo carina questa.
  • Flavio Burni il 11/09/2008 12:29
    "Piangete, stolti, che siete viventi: tutti quelli che vivono la morte sempre prederà, così è da molti tempi, gente; mai non sarà così ma così sarà sempre"

    È la traduzione dell'ultima parte, scritta in latino...

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