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LA MUSA

Rossa perla dello scuro continente
catapultata nel luogo dell’ermo colle
Tenui lucine punteggiano il cielo medioevale
e fuggono verso nord.

Diciassette giri di valzer intorno alla sfera infuocata
riappaiono nella finestra che guarda al mondo
fiammelle mutate in bagliore accecante.

Ruberò il sacro calice
assisi presso il lariano lago berremo
filtro d’amore o insipido intruglio
fugace vento porterà novella
impetuoso come la Breva ti abbraccerò.

 

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2 commenti:

  • Andrea Arvati il 01/03/2010 13:38
    molto evocativa, senza troppi fronzoli e diretta.
    mi piace
  • Anonimo il 02/06/2009 17:41
    stile particolare!!! POESIA ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE E VALUTARE.
    Anche se lo stile e complesso le frasi, i periodi ti portano via con l'immaginazione.
    una poesia che ti rapisce

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