La mia mano
chiusa in un pugno
si apre liberando
rabbia e sofferenza.
Un dolore immane,
squarcia il mio cuore
sei morta...
troppo precocemente
sorella mia.
Una coltre nera
avvolge la mia mente,
il corpo paralizzato dalla paura
mi rende inerme,
il cuore aumenta il suo battito,
e come un tamburo assordante,
soffoca la mia voce.
Una mano,
prende dolcemente il mio braccio
mentre un raggio di sole
illumina la stanza,
tutto intorno è luce.
Il battito del cuore,
ritrova il suo ritmo,
il coraggio codardo
ritrova la sua forza.
Non so se è stato un sogno,
ma sento ancora,
ancora...
con me la tua presenza.