Un raggio di calore m’entra in casa
rifratto in mille rivoli e bagliori
e me pareva già ‘na bella cosa
mentre lentamente uscivo dai torpori
che sensazione onesta che te prende
quando dopo un giorno di lavoro
te rendi conto che l’intera gente
se pote riposare con decoro
se sceta raggrumata e ‘ndolenzita,
se gira come fosse ‘n gran’ rotore,
se spossa lentamente da dormita
un poco ricercando quer calore
che strano fatto invece che gli accade
a quel disoccupato lì al balcone
che pare non riuscire a chiuder occhio
passando notte intera alla televisione
Sarà forse destino de la gente,
'na situazione sortanto contingente;
di certo questo monno senza più lavoro
c’ha tolto gran parte der decoro