Quel poliziotto non voleva morire:
fece scrivere sulla sua nota di servizio
tutto il timore, l'angoscia
per un compito più grande di lui.
Il magistrato gli affidò segreti
inconfessionabili
sui legami di potere
mentre bevevano il tè
ascoltando la radio.
Senza più divisa, si limitava
a fare d'autista e a tenere
la pistola in caldo:
e più sapeva
più non dormiva di notte.
Il magistrato finì in una
pozza di sangue,
sul pianerottolo quel giorno
non c'era nessuno.
Sapeva tutto, è possibile
ma non immaginava
chi fosse il capomaschera oscuro.
Quando la strada s'asciugò dal temporale,
era tranquillo ad annusare l'aria.
- Un poliziotto codardo
ritrova inconsapevolmente coraggio -
e con le gambe che tremano
attira il suo burattinaio
in un cinema.
Il proiettore illumina a scatti
i visi di gente mai vissuta.
Si sa: chi tira i fili
porta i pupi con sé
anche nella tomba.