@ Riccardo: la poesia non ha bisogno di spiegazioni e, uberalles, non sempre è autobiografica... (ammesso che tutto quello che è contenuto in questo sito si possa dire poesia...)
Immagina una violenza, sotto un albero, per una lusinga ad una donna rifiutata da un altro. Il grembo enfiato di (dis)grazia punitiva.
Lo stupore dei suoi occhi di un profilo irregolare;
Quanto tempo t'aspettavi che guarisse questo male?
"Hai fatto bene la tua riflessione?
Quel ch'è rotto non si ricompone.
Tutto è cambiato
da quando te ne sei andato."