Anche fissando il vuoto
vorrei scorgere il tuo sguardo,
riflessi sulla finestra umida
senza alcun nome,
ma lì vorrei sentire i tuoi
sussurri
chiamarmi.
Pur negandomi la pace
è questa che cerco,
disperata vittima di me stessa
senza più lacrime da versare
quand'ho firmato guerra e tregua
nell'io complesso.
Ma i sospiri si perdono nel freddo
cullandomi in tiepidi calori
che non sanno scaldarmi
sognando quel fuoco
che solo un tuo tocco può far nascere.
Sola
guardando date senza suono
scorrere con una lentezza sofferente
mentre sogno quel domani
in cui posso camminare
nel mondo in cui tu sei
quadro e cornice.
Mentre sogno quel domani
che ora non arriva
e mi lega stretta questo presente
incolore
così tedioso e silente
che può portarmi solo
in sogni onirici
dove almeno lì, so,
tu ci sei.