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A Roberto Saviano

(Con riferimento alla poesia di Bernardo Gentile : "Roberto Saviano" e all'articolo di Saviano"Lettera a Gomorra", Repubblica, 22 settembre 2008).



Rint’a nu libbro ’e scritt’
‘a tragedia ‘r’a ggente
ca sape e ca nun parla,
ca accire e more
indifferentemente.

Cose ca tutte sanno
e ca nisciuno dice.

‘E ‘gnurante e ‘e mmiriuse
diceno che ‘e denare
t’hanno dato ‘o curaggio,
ca pe’’e denare scrive e parle ancora.

Denare pe’ campà
fujenno sempre,
vivenno ‘a casa ‘e ‘ll’ate
pecchè si cerc’ casa
te risponneno: no.

Denare pe’ putè
scrivere ancora,
pecchè sulo accussì te può salvà,
pecchè sulo accussì
ce può salvà

a chille ca ‘e denare
c’e scippano ogne juorno,
‘e scippano a ‘sta terra,
nfunnennola co’sanghe
d’e criature.




( In un libro hai scritto
la tragedia di gente
che sa e che non parla,
che uccide e muore
indifferentemente.

Cose che tutti sanno
e che nessuno dice.

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 29/03/2015 15:46
    mi astengo dalle opinioni ma è una poesia documento scritta molto bene

29 commenti:

  • Fabio Mancini il 07/04/2009 23:42
    Saviano non è un conformista. Saviano è uno che divide, perché suscita la reazione delle coscienze. Resto basito come una autrice della tua esperienza, dopo aver pubblicato nello spazio dove si ha la maggiore visibilità del Sito, poi raccomandi gli autori al self control, evitando di fare ulteriori commenti e interventi. Cara, Maria Lupo, se non te ne fossi accorta, noi siamo italiani, non siamo inglesi! Che male c'è ad approfondire? La tua dedica è gradevole, ma forse si poteva fare di meglio. Ciao, Fabio.
  • Maria Lupo il 11/11/2008 01:51
    Il problema è che mi faccio coinvolgere!
    Vi ringrazio comunque molto per l'interessamento e le cose importanti che scrivete... e per i complimenti soprattutto!!!!!
  • Maria Lupo il 11/11/2008 01:16
    Come Riccardo ricorderà, non mi piace questo uso dello spazio commenti come discussione, botta e risposta ecc.
    Comunque...

    A Riccardo: mi andrebbe benissimo se ci fosse un film in dialetto milanese o torinese o veneto con sottotitoli in italiano(credo sia già successo alcune volte), certo se servisse a diffondere idee leghiste non andrei a vederlo ma non riterrei sbagliato l'uso del dialetto.
    A Sonia: sono d'accordo con te ma l'uso dei sottotitoli lo applicherei anche ai film in altre lingue, almeno ad alcuni... bisogna provare coi dvd per farsi un'idea.
  • Sonia Di Mattei il 10/11/2008 20:32
    non è sempre facile seguire i film con i sottotitoli, difatti io sono contraria a quelli che si scagliano contro il doppiaggio nei film, asserendo che un film dovrebbe essere ascoltato nella versione originale, che il doppiaggio toglie espressività e così via. Hanno ragione da un certo punto di vista, ma se non capisci l'inglese, o il francese non è un'impresa facile.
    Riguardo Gomorra invece ho trovato necessario l'uso del dialetto napoletano, non sarebbe apparso credibile altrimenti. ma questo è solo un'opinione personale.

    e può essere che vinca pure l'oscar
  • Riccardo Brumana il 10/11/2008 19:45
    ògne paiss el gà ol sò dialet, mia tòck a'iè stess.
    magare a lesi a belase ti capeset, ma a es lè a et ol cinema,
    intat chi parla a maneta à l'è mia isse facile capii.

    comprendere i dialetti altrui è più facile a dirsi che a farsi, immagina di vedere un intero film con il mio, lo apprezzeresti? forse si... ma non avrei da ridire se mi dicessi "Riccardo, in italiano l'avrei apprezzato di più, anche perchè mi sarei potuta concentrare meglio sugli avvenimenti, invece che cercar di capire il capibile dei dialoghi"
    un caro saluto.
  • Sonia Di Mattei il 08/11/2008 11:02
    Maria, pur non conoscendo il dialetto napoletano, essendo io del nord, trovo che la scelta del regista di farlo recitare in dialetto sia azzeccata, poichè la camorra ha un suo linguaggio, e il regista ce lo presenta in tutta la crudezza, crudo anche il linguaggio.
    Spero solo ( ma non ci credo), che alcuni vi si riconoscano e si vergognino
  • Riccardo Brumana il 08/11/2008 01:51
    Maria o guardo il film o leggo i sottotitoli, o meglio,
    poi ci sono alcuni formati che i sottotitoli non li supportano, ma non entriamo in campi minati
    se non sbaglio sei di Napoli, quindi come assonanza di dialetto è facile credere che a te sia comprensibile, ma credimi, per noi del nord non lo è affatto, specie "come accade nel film" quando lo si parla velocemente per situazioni concitate. vedi la scena nella sauna.
    secondo me è stata una soluzione infelice farlo recitare in dialetto, e ti parlo da "consumatore" non certo da critico cinematografico.
    ciao.
  • Maria Lupo il 08/11/2008 01:21
    Grazie, Riccardo.
    Mi sembra di ricordare che nel film ci fossero i sottotitoli, eppure l'ho visto qui a Napoli... o no?
    Anzi, mi pare di non aver gradito proprio questo...
    Comunque il film è abbastanza comprensibile anche se non si capisce il dialetto, le immagini sono chiare e anche il significato, almeno secondo me. Non condivido i tuoi dubbi sul regista, anzi.
    Forse non l'hai visto nel momento giusto, non oso invitarti a rivederlo perchè io non lo farei mai anche se mi è piaciuto molto
  • Riccardo Brumana il 08/11/2008 00:28

    Roberto Saviano è un uomo d'onore, quello vero, non come l'onore che vanno profetizzando i mafiosi che in realtà è vergona per loro e il loro paese.
    ti ringrazio d'averla postata anche in italiano per renderla comprensibile a tutti.
    Gomorra "il film" purtroppo è in dialetto e non ho potuto vederlo perchè non capivo un'H!!! mi chiedo perchè l'abbiano fatto così. in fondo il concetto di base era rendere pubblico e visibile a tutti quello che succede lì, e allora perchè fare un film che solo lì lo si può capire?
    non certo per una scelta stilistica di "dire il vero" perchè non è il dialetto che rende vero un racconto.
    personalmente credo che l'abbia girato così perchè "il regista" si sentiva meno soggetto da ritorsioni per un film indirizzato ad un pubblico ristretto. per quel pubblico che tanto sa già quello che deve fingere di non sapere!!!
    bravissima Maria, complimenti!!!!!!!!
  • Maria Lupo il 24/10/2008 17:25
    Grazie, Simona. Non ho ancora letto niente di tuo, lo farò al più presto. Ciao.
  • simona mugnaini il 24/10/2008 17:15
    Bravissima. Sono daccordo con la tua scelta di scriverla in dialetto!!!!!!!!!! Saviano ha rischiato e rischia per aver provato a combattere una vera e propria guerra, quella della camorra. Quindi si merita di essere definito un eroe... tu bravissima. bella poesia. Sinceri complimenti!
  • Maria Lupo il 17/10/2008 14:56
    Non è un eroe, soffre moltissimo della sua situazione e quella che chiamano una sovraesposizione è un modo per difendersi dalle minacce, senza tradire se stesso. È un uomo intelligente, passionale ed onesto che ha seguito il suo imperativo interiore e si è trovato poi, in qualche modo, prigioniero volontario di un destino.
    Grazie a tutti per i commenti molto personali.
  • nancy apostolico il 17/10/2008 11:55
    davvero grandiosa... brava!! ho seguito con attenzione la puntata di matrix, sono davvero innamorata di saviano, che uomo colto, c'è ki lo condanna e sputa gratuite sentenze x me davvero è un eroe!! brava maria
  • Sonia Di Mattei il 14/10/2008 19:35
    chi si espone in questo modo, per il coraggio della verità, merita rispetto e ammirazione, e solidarietà. È un uomo con le palle, altro che il clan Casalesi
  • Maria Lupo il 30/09/2008 00:33
    Forse è vero in parte, Sonia. Ma anche chi ne è a conoscenza ha bisogno di saperne di più e soprattutto di rifletterci. Non parlo solo di Gomorra.
  • Maria Lupo il 29/09/2008 23:50
    Grazie, Gigi! Che significa"non è superlativa, è eclatante"?
    Se è un segno di civiltà mi fa piacere, per me era soprattutto l'espressione di un dispiacere: per quello che succede ma anche per la solitudine in cui sostanzialmente vengono lasciate persone come Saviano
  • Sonia Di Mattei il 29/09/2008 23:45
    peccato che certi libri vengano letti soltanto da chi è a conoscenza dei problemi descritti
  • luigi deluca il 29/09/2008 22:04
    non sono versi, sono verità sacrosante!
    non è elegia, è cronaca;
    non è superlativa, è eclatante!
    Continua così, Maria, in lingua o in dialetto
    dacci segni di civiltà e di riscatto!
    gigi
  • Maria Lupo il 29/09/2008 15:48
    Per Ivan:, in realtà, inizialmente volevo scriverla solo in italiano, perchè amo il mio dialetto, o lingua che dir si voglia, e non volevo storpiarlo nella scrittura, quasi sempre poco precisa. Sono contenta che Vincenzo la trovi corretta.
    Grazie a tutti e due.
  • VINCENZO ROCCIOLO il 29/09/2008 11:54
    Un omaggio bellissimo e sentito a chi ha il coraggio civile di denunciare e far riflettere con versi in lingua napoletana, scritti in modo preciso e con sentimento.
    Brava Maria.
  • Ivan il 29/09/2008 09:33
    ... sei una delle poche persone (poetesse) che riesce a trasformare l'attualità in poesia, senza che nè l'una nè l'altra perdano la loro efficacia. Apprezzo Saviano e credo che lui apprezzerà il tuo omaggio, ho letto la traduzione (che non si dovrebbe mai mettere...) per sicurezza, ma il dialetto é musica e anche se uno perde un termine, non é importante... e poi, il napoletano più che un dialetto é una lingua.
  • Wester Auxano il 29/09/2008 08:07
    Anche il film è stupendo, un reportage di guerra.. grazie, Maria, per averci ricordato dell'esempio del grande Saviano!
  • Maria Lupo il 29/09/2008 00:24
    Grazie, Sabrina e Nicoletta. Vorrei scrivere qualcosa di meglio su Saviano, e sui problemi del nostro Paese; ma questa poesia era soprattutto un"controcanto" all'altra che ho citato in apertura
  • nicoletta spina il 28/09/2008 22:25
    Grazie per questo omaggio a Saviano, scrittore coraggioso
    e profondo amante e conoscitore della sua terra e dei suoi problemi e. Il suo libro Gomorra mi ha fatto capire tante situazioni e aprire gli occhi sulla triste realtà. Bravissima!!!
  • sabrina balbinetti il 28/09/2008 22:23
    brava maria bella opera di solidarietà
    un abbraccio
  • Maria Lupo il 28/09/2008 21:01
    Forse dovresti informarti meglio. In particolare su Posillipo. Sul resto no comment... ho cercato di rispondere con questa poesia perchè non mi piace intrecciare polemiche qui, e su un argomento così drammatico; ma evidentemente non ci sono riuscita.
    Mi limito a dire che se proprio uno non se la sente di ammirarlo, dovrebbe almeno rispettarlo.
  • bernardo gentile il 28/09/2008 20:31
    Auguro a Saviano, scrittore e giornalista, "dilettante" per passione di temi sociali, di superare la fase "onomatopeica" (termine che rubo dalla penna di Luigi) e regalarci un romanzo che esca dalla sua immaginazione.
    p. s.:
    Giusto accumulare denari da utilizzare ad aiutare i deboli e i "vili" a denunciare le prepotenze.
    Ma se queste persone parlassero che sifa gli diamo la scorta e li mandiamo ncòppo Pùsilippo?
    ciao

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