Volavo per le strade fino a sera
con l'angoscia crescente
di chi non ha fatto niente
con quel senso di libertà e di svago
che non porta a compimento
il presente.
E rientravo sfinito e cupo
affamato di famiglia
come il povero stradiota incollato al suo cavallo
che dopo aver volato fra i boschi dalmati
strenuamente
e aver dimenticato
- perché è fatica il ricordo
quando è di ferro sangue e sale -
non pretende rispetto
se non per i ducati che gli han messo in mano.