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Come lui

Volavo per le strade fino a sera
con l'angoscia crescente
di chi non ha fatto niente
con quel senso di libertà e di svago
che non porta a compimento
il presente.
E rientravo sfinito e cupo
affamato di famiglia
come il povero stradiota incollato al suo cavallo
che dopo aver volato fra i boschi dalmati
strenuamente
e aver dimenticato
- perché è fatica il ricordo
quando è di ferro sangue e sale -
non pretende rispetto
se non per i ducati che gli han messo in mano.

 

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18 commenti:

  • loretta margherita citarei il 27/03/2009 17:26
    bella e profonda
  • Nicola Saracino il 08/03/2009 21:26
    Niente male Tanya come super-sintesi in sei parole
    Nicola
  • tanya belletti il 08/03/2009 20:53
    sei un artista.. affamato di famiglia.. con queste parole hai reso bene l'idea!
  • Giuseppe ABBAMONTE il 03/10/2008 13:01
    Nicola
    questo "rientro a casa" dell'uomo affaticato e travagliato è bellissimo. Ti fa sentire davvero la stanchezza, lo strazio, l'amarezza e l'insoddisfazione. Te le fa non solo percepire, ma toccare con mano.
    È davvero toccante.
  • Nicola Saracino il 03/10/2008 11:38
    Giorgio Castriota Skanderbeg. Grandissimo generale e stratega, tanto in guerriglia che in campo aperto. Amico ed alleato di Alfonso IV d'Aragona. Colto, poliglotta. Albanese bimbo-ostaggio di Muhrad IV, si rivela presto un soldato-fenomeno (il nome Skanderbeg richiama Alessandro) e diventa rapidamente il comandante della cavalleria turca. Alla prima occasione favorevole riprende in mano il destino dell'Albania, occupando la fortezza di Kruja e dando inizio a quello che ancora oggi gli albanesi chiamano "koha e madhe", "la grande epoca". Imbattibile in battaglia durante trenta lunghi anni di feroci combattimenti con il fior fiore delle armate turche. Bestia nera di Muhrad IV e Maometto II, i turchi lo credono dotato di poteri magici. Dopo la sua morte (all'età di 64 anni, per malaria), l'Albania resisterà ancora pochi anni. Alla capitolazione succederà la devastazione della tomba di Giorgio: le sue ossa sono ritenute potenti amuleti e vengono divise fra i generali turchi. I militari albanesi pù esposti riparano in Italia, dove già esisteva qualche colonia militare albanese, a difesa del Regno contro le sollevazioni dei signorotti locali e le insidie degli Angioini. Seguiranno i religiosi e gli uomini di cultura (i "Coronei". Questa gente ha vissuto per secoli in mezzo a due colonne portanti della vita: "bes" e "nder", la parola data e l'onore. "Shpirti i arbrit rron": vive ancora l'anima della grande Illiria, di qua e di là del mare. Grazie di avermi dato questa occasione. Nicola
  • Nicola Saracino il 01/10/2008 07:22
    Quanto agli albanesi di oggi, ne conosco alcuni di grande carica umana e poetica, anche noti all'interno di questo sito. Li saluto con un grande abbraccio. Shpirti i arbrit rron!
  • Nicola Saracino il 30/09/2008 19:38
    O Giuliano! Il mio amato Giorgio Castriota non morì affatto ammazzato, ed io, discendente dei suoi "seguaci", un popolo fiero, non alimento nessuna frutticultura né tantomeno 'ndrangheta. Uno di loro, ma giusto per citarne uno, fu Francesco Crispi. E gli albanesi non finirono male sotto le spade dei turchi, se è vero che ne lasciarono circa 2 milioni morti intorno a Kruje nel tempo di trent'anni... leggi le fonti dell'epoca, Barletius ecc.
    La mia trisnonna si chiamava Musaqi. Io mi chiamo Saracino, naturalizzazione di Saraçinj. I miei lontani antenati hanno versato il sangue a Kruje, combattendo al fianco del principe Giorgio Castriota Skanderbeg, chiamato dal papa "Athleta Christi", eroe poco conosciuto in Italia, per difendere la propria libertà e la civiltà occidentale. Gli eredi diretti del principe Skanderbeg vivono a Roma ed in Puglia.
  • Nicola Saracino il 30/09/2008 15:37
    Grazie Giuliano, anche a nome di quei "poveracci" che ormai puoi vedere ogni giorno per strada. Un caro saluto
  • Nicola Saracino il 30/09/2008 12:30
    ... ma qui evidentemente è un cavaliere di strada e basta
  • Nicola Saracino il 30/09/2008 12:18
    Gli "stradioti" o "strathioti", dal greco "strathiotai" erano combattenti albanesi al soldo di Venezia nella lotta contro i Turchi. Fine XV secolo. Un aiutino non guasta...
    Grazie
    Nicola
  • Nicola Saracino il 30/09/2008 07:30
    È un tutt'uno Riccardo, è un tutt'uno...
  • Vincenzo Capitanucci il 30/09/2008 04:40
    Mi ha perseguitato a lungo... Nicola.. questo senso d'angoscia.. per non aver portato il compito al presente...
    adesso questo Ducato mi brilla fra le mani.. senza bruciarmi... e non ricordo più..
    Piaciuta moltissimo.. al di là del mio divagare..
  • Riccardo Brumana il 29/09/2008 22:48
    ho preferito la prima parte. carina.

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