L’odore è quello
intenso del sangue:
punge il cervello
penetra ovunque e intride
i vestiti;
Ce l’hai sulla pelle, ti invade
la mente:
lo senti e lo neghi,
continuamente
Il colore è quello
grigio della morte.
immancabile compagna
prematura
di ogni campagna.
Dipinge ogni volto che incontra
e lo fissa.
E ogni volta è lo stesso.
Il sapore è quello del fumo,
Amaro,
che riempie la bocca
dopo ogni sparo.
È quello della terra
mista allo sputo
che attende impaziente
il prossimo figlio caduto
Il suono è quello
dei motori arrabbiati;
lo stridio dei cingoli;
le urla dei soldati:
i rintocchi della campana…
Il tinnio delle medaglie alla memoria.
E il pianto di chi resta,
di chi poi scrive la storia
La sensibilità…
Il tatto?
Beh, è inutile cercare
Nella più animale delle arti,
tra fregi, mostrine, gradi
e “ragion di stato”
non c’è:
vince chi è più spietato.
Nell’assurdo gioco delle parti!