Dorme in te
nel profondo
l'Asia languida,
l'Europa scettica,
l'Africa cocente
e l'America spietata.
Contieni,
o mare d'Ebano,
sogni abbaglianti di vele,
di bandiere,
di giocolieri esperti.
E l'universo
è pari alla tua brama
illimitata,
inventore di terre,
sorprendente viaggiatore
che nobili romanzi
ti leggo sulle labbra
e sulla tua schiena
assisto allo spettacolo
di un eterno peccato:
io, donna,
schiava,
cagna del tuo dominio,
adoro me stessa
senza ridere
e mi amo
senza parlare
e tu, duro,
lascivo
ingordo
tiranno
sei schiavo della schiava.
L'armonia
che ti governa
è troppo squisita
perchè l'impotente analisi
del quotidiano
riesca ad accordarne
i musicali accordi.
Io sono l'amante
che fugge
dalla rete cinta
dal destino,
e tu sei la metamorfosi
di tutti i miei sensi
fusi in uno solo.
Di tutta la mia vita
sei il costante resoconto.