Danza la terra, danza...
Attimi di dolore.
Nettuno ingoia la sua falce.
Danza la terra. Efesto s'adira.
Zancle odora di morte e distruzione.
E l'urlo di una madre disperata
scava insieme a lei tra le macerie.
Danza la terra crudele ballo di sgomento.
Nessuno canterá l'orrore
delle vittime dell'ira degli dei.
Tra poco ricorreranno i 100 anni... come dimenticare? non non c'eravamo, é vero, ma c'erano i nostri concittadini sotto quelle macerie, e, come tu ben sai, Messina ancora subisce le conseguenze del terremoto. la cittá senza storia, ci chiamano... potrebbe essere il titolo di una poesia! un abbraccio!
Ancora vivo quel dolore e quelle macerie in mezzo a noi nei nostri cuori feriti e martoriati come quelli di Reggio a noi accomunati nel dolore. Tu ce lo rinnovi come una fiamma che non si spegnera' mai. Bacione da Gio'