donna, vergogna,
non riesci a trovare la strada maestra
che pure ti ha guidata per tanta vita.
fiaccata e vinta, rinunci alla lotta.
non per vigliaccheria, per malinconia
che spossa le membra
che non trova la forza
per vivere ancora.
ti rifugi confusa in vecchi ricordi
e stronchi le gambe alla vita che resta.
Purtroppo la depressione non è una cosa che si sceglie, una malattia che come l'influenza è solo di lieve passaggio e subito se ne va via. Non bisogna vergognarsi di aver bisogno di aiuto... già rendersene conto è un passo avanti... un abbraccio e un :bacio:
hai ben descritto uno stato di "non voglia", di apatia, anche se hai focalizzato il fulcro e questo è un ottimo spunto di riflessione. brava
x Alessia: riguardo il tuo commento, torno a ripetere che mi sono limitata ad un giudizio su un racconto che ritenevo frutto di fantasia. Non giudico nè te, nè nessun'altro su questioni personali. Questo è un sito pubblico, ognuno è libero di postare ciò che vuole, come ognuno è libero d'interpretare. Questo non è uno studio di psicanalisi, è solo, ripeto, un sito di poesia.
Hai ragione, io non ti conosco, come tu non conosci me, quindi non puoi nemmeno sapere se anch'io abbia passato certi momenti. Mi dispiace aver urtato la tua sensibilità, non era mio intento, e non intendo nemmeno fare la maestrina, ti assicuro, non è proprio il mio stile.
Scusa Serena per lo spazio che mi sono presa.
Ciao
Vergogna, mi pare un po fuori luogo, avrei usato... Donna reagisci, se non riesci a trovare la strada maesta...
la depressione è una brutta bestia, difficile da domare, la parola magica per uscirne è "REAGIRE", ne so qualcosa io.
Comunque è bella!!!