Di fronte al mare che diventava azzurro alle prime luci dell’alba, dalla terrazza di un locale che baciava la spiaggia la giovane ragazza bionda scrutava l’orizzonte che regalava ogni giorno emozioni e lacrime; fumava una sigaretta appoggiata sul davanzale, aveva un paio di jeans con una minuscola canottiera bianca da cui fuggivano i seni protesi, gli occhiali con la montatura nera, che nascondevano gli occhi profondi e scuri di chi non voleva più soffrire.
Forse era stanca di chiedere ai clienti se volevano pesce fresco, forse era solo pensierosa, forse…velocemente si accorse che la musica che c’era ancora nel locale si abbassò, di scatto si voltò verso l’interno e in un tavolo di legno colorato di azzurro vide quel tale del giorno prima, la stava fissando, stava guardando la sua aria fiera di essere donna, stava scegliendo quale musica suonare se fossero stati scavati nell’interno di una valle nascosta dal mondo ed era per questo che aveva abbassato le note di Miles Davis, era per questo che in un inglese stentato le chiese se potevano ballare insieme sul mare…si sul mare sopra l’acqua, sopra le piccole onde di quel mare greco quasi sempre fermo.
L’uomo si alzò, con la mano destra infilò il cd di Chris Isaak e con l’altra strinse a sé la giovane ragazza bionda e mentre le note di Wicked Games si muovevano nell’aria si infilarono nell’acqua calda del primo sole di quella giornata di agosto, non ebbe tempo di pensare perché la magia dell’amore non ti dà scampo, in quella mattina di estate senza parole, nessun altro vide quel miracolo…
buona vita Joanna
Kardamena 10 agosto 2004