Come d'incanto,
camminando sul viale d'autunno,
le foglie cadenti dolcemente mi sfiorano
ed io divertendomi,
cercando di schivarle,
mentre l'ultimo sole mi spia,
facendosi breccia coi raggi,
fra i rami degli alberi.
Nel bosco incantato cado in letargo,
bufere di vento incontro nel sonno
ma il volto sorride
chè al riparo io son nell'albero perenne.
Ed ecco sbocciar di fiori,
sinfonie di cascate
gettarsi nel limpido lago:
un verde rigoglìo di natura selvaggia
ed io che in volo,
tra gabbiani fieri e gaudenti,
piroettando nelll'azzurrità,
inebriato e felice intono un canto.
E le stagioni della vita
si presentano come favole
che vorresti non finissero mai.