Mi sono incartato
in un incanto di me stesso
parole fluenti
naviganti
sognanti
contro corrente
in un oceano d’emozioni
fragile piroga
travolta da onde di sangue
un guscio di noce
dalle ancore volanti
senza la possibilità fantasma
d’alcuna evasione
guardiana dei miei sogni
invitami alla vita
liberami
da sterili vacue parole
affondandomi
delicatamente
nella carne torturata dall'immenso Amore