Feci appena in tempo a sedermi,
per non sentire il tonfo
del mio corpo sul pavimento.
Come una giostra impazzita,
tutto volteggiava intorno a me,
luci e colori si tramutarono
in uno sbiadito bianco e nero,
sino a scomparire nel nulla.
Toccai il fondo di qull'oscuro tunnel,
nessuna luce ad indicarmi la via,
il tunnel della depressione
mi aveva risucchiata
in un vortice di follia.
Troppe le perdite e dolore
per la mia ancora giovane età.
La mia vita proseguì così
giorni e notti in quell'oblio,
io padrona del niente
ne di me stessa
rincorrevo il silenzio.
Mi nutrivo
senza voglia di vivere,
guardavo
senza vedere
le mie labbra serrate,
non avevano più parole.
Una notte
m'apparse lei,
dolce madre mia
prendendomi le mani
m'indicò la luce del ritorno
riportandomi alla vita.
Dolcemente sentì una dolce melodia
le dolci voci delle mie bimbe
sussurrare un dolcissimo
"ti vogliiamo bene mamma"
Lacrime come frammenti
di cristallo solcarono il mio viso,
mi resi conto che tanti i sensi della vita,
ma tanti ancora rimasti ignoti.
Talvolta quella luce diventa flebile,
ma nella mia mente
cerco di ravvivarla
con fede e speranza
assaporando l'amore
di chi mi è accanto.