Ho visto bambini giocare tra sterpaglie e spazzatura,
piangere tra cumuli di disperazione e abbandono,
ridere nei girotondi dei loro giochi infantili,
abbracciarmi con la forza di chi si aggrappa alla speranza.
Ho visto giovani ragazze offrire i loro doni naturali
come merce di scambio per fogli di carta colorata,
e turisti avidi di possedere corpi e anime
là nei paradisi chiamati Copacabana, Ipanema...
Ho visto uomini abbrutiti dall'alcool e dalla miseria
seduti davanti a bicchieri di birra dorata,
con gli occhi spenti di chi non chiede più niente
ad una vita di stenti, di miseria, di degrado.
Ho visto donne invecchiate da ripetute gravidanze
cantare a squarciagola canzoni d'amore immaginato,
e ballare per la strada davanti agli usci spalancati
con l'incosciente allegria di chi piange se stesso.
Ho visto Cristo urlato a perdifiato da predicatori improvvisati,
ho visto il sole di questo paese magico e fatato,
ho visto il bianco e il nero camminare insieme nelle strade fangose,
ho visto, nonostante tutto, l'amore per la vita sui volti della gente.
Brasile, terra di bambini abbandonati,
terra di frutti colorati e profumati,
terra di allegria, canzoni e danza nelle vene,
terra di miseria materiale e ricchezza spirituale,
terra di bellezza senza pari e di dolore sconfinato,
sei rimasto nel mio cuore in cerca di emozioni,
e un giorno tornerò a rivedere i tuoi colori e a sentire i tuoi sapori,
perché non si può dimenticare chi ci ha donato tanto amore.