Era prezioso quel tuo ciao,
lo cercavo tra le pietre delle tue parole,
prima che la farfalla battesse le sue ali,
prima che si compisse il prodigio,
prima che l’ape regina spiccasse in alto il volo.
Tra i cardi e le ortiche dei miei pensieri spuntava luminoso,
nella fredda neve
che custodiva l’eco dei miei passi di solitudine
era il bucaneve,
nel fango più nero
il fiore di loto bianco e puro.
Lume nel buio.
Era il movimento inatteso
tra il cielo e la terra,
l’energia della vita
che non si arrende alle sentenze di Sibilla
ma al vento ne scompiglia le foglie.