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La Donna usignolo

Non so come dirlo in poesia,
ma in psicologia esistono
due categorie di donne:
la donna allodola,
che ama la mattina
e quella gufo,
amante della notte.

Ma, Mariù,
non era una allodola,
nè un gufo: dell'una e dell'altro,
non amava i versi ripetitivi,
estenuanti...
Pur volendo bene a tutti gli animali.

Certamente, Mariù,
era un usignolo,
un usignolo che canta alla vita,
e innamorato della primavera.

E nel piccolo orto soleggiato,
prendeva il proprio caffè;
poi faceva un piccolo bucato,
presso l'antica fontanella:
lo distendeva sulla lavanda;
e, intanto, cantava.

Cantava sempre Mariù,
anche tra le mura di casa,
aprendo le finestre,
affinché il canto andasse lontano
e, intanto, pensava
al principe azzurro
che avrebbe incontrato,
al colpo di fulmine
per cui lo avrebbe amato,
ai figli che sarebbero nati.

Poi, un uomo cattivo
la sposò; la prese con veemenza per la mano,
e la portò a casa sua, le disse:
"Di questa casa, tu sei la regina,
prendi questa saggina e spazza il pavimento.
E non cantare sempre
perché sono geloso."
Mariù risponde: "Sì, mio signore."
Un altro giorno ancora
il galantuomo le disse:
"Mariù ci son soltanto
duecento piatti perché ieri,

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4 commenti:

  • Anonimo il 25/12/2009 19:26
    È l'usignolo spicco il volo, partì per la lontana Cina, dove alla corte del Imperatore cantava sempre per lunghe ore.
    Il principe giusto incontrò, anche con gli occhi a mandorla lo sposò... e vissero felici e contenti, alla faccia di quel gran fetente.
  • Dolce Sorriso il 15/11/2008 22:57
    ciao Giusi
    bellissima poesia,
    me lo dicono i miei brividi,
    ed i miei occhi che hanno voglia di pianto
    un abbraccio

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