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Inverno

Cammina l'inverno
più nulla da perdere
più nulla da pretendere
trascinandosi in giornate fredde
in piccole infelicità sotto pelle

gli occhi allungati come foglie
posato dolcemente negli specchi
riempito dalle ombre di chi passa.

È un lungo brivido d'acqua
a dividere la notte
un angelo ritagliato nella carta

mosca e vento
in piccole croci bagnate dalla pioggia

sfiora l'amore
i sassi che affondano nel fango
in un tempo impuro di colori.

Mi attardo nel mio corpo
in spighe di grano ancora verdi

e sento in dissolvenza
le tue mani che crescono lontane
mentre il giorno
lentamente muore.

 

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5 commenti:

  • Donato Delfin8 il 06/12/2008 03:07
    C'e' tanta tristezza Bella! grazie
  • Il Poeta Operaio il 04/12/2008 23:30
    "e sento in dissolvenza le tue mani che crescono lontane mentre il giorno lentamente muore." mi piace... brava
  • emilio tasca il 04/12/2008 21:30
    "Mi attardo nel mio corpo in spighe di grano ancora verdi ". L'anima sempre giovane in un corpo che sente il tempo che passa. Bella immagine detta in modo ancora più bello. Brava.
  • Anonimo il 04/12/2008 19:17
    Ciao Tiziana, bella poesia.
    Anche io ho scritto una poesia sull'inverno...
    ma meno triste!
    Fai che il tuo inverno diventi primavera...

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