Conficcato nel timpano un urlo agonizzante,
che mi alimenta l’anima cucchiaio dopo cucchiaio.
Un urlo così forte, come l’amore infedele
di un felino, sdraiato sul ghiacciato catrame.
Un urlo in versi che mi fa contorcere
davanti alla melodia.
Non mi resta che chiudere gli occhi.
Diventa un’insopportabile bestemmia la melodia
che non riesco a percepire.
L’urlo si solleva e in un battere di ciglia?" sorride.
Rilascia un verso in pianto,
come il dolce scivolare femminile,
frantumato in lacrime, gli occhi rispondano.
E davanti ad una simbiosi così perfetta?" io ho paura.