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Al limite

A volte dubito
che il sole stringa la terra
in un abbraccio singolare chiamato calore.
Io non sento nulla.
A volte dubito della luna.
Incostante nell' ascoltare una musica nascere dal cuore.
Io non posso vedere.
Ho scelto di ingannare i tersi risvolti del giorno
immaginando l' inverno degli incubi volare via,
come un aquilone perso nel vuoto.
Ma io non so volare.
Ho scelto di guidare dall' alba fino al tramonto.
Dal sostanziale all' incondizionato,
vulcanico addio.
Ma come girandola in follie d' oltreoceano
mi è parso di riscoprire il perduto.
Uno scoglio guarnito di indecente e morbida schiuma.

 

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6 commenti:

  • tanya belletti il 13/04/2010 17:24
    é scritta meravigliosamente bene...
    complimenti..
  • Solo Commenti il 11/03/2010 14:13
    Espressione viva, introspezione in poesia, sostenuta da figure stilistiche e retoriche essenziali ed efficaci.
  • Free Spirit il 09/01/2009 00:33
    L'inverno degl'incubi che vola via dissolvendosi, la calorosa estate dei sogni che plana all'orizzonte di un roseo avvenire. L'amore, soave poetica musica, frutto del talento di un pazzo compositore chiamato cuore risuonerà ancora nelle notti al chiaror di un'appassionata ascoltatrice, luna. Molto bella la tua poesia
  • Alessia Amato il 07/12/2008 18:53
    Conosco perfettamente il mio cognome eppure non sempre l' amore sortisce l' effetto più desiderato: poeti celebri hanno fatto della tristezza un tema ricorrente nelle loro opere...
  • giuliano paolini il 06/12/2008 13:49
    dai una occhiatina al tuo cognome e rifletti un po'
    dalle cose più prossime spesso abbiamo indicazioni virtuose
  • giuliano paolini il 06/12/2008 13:48
    quando viviamo gli eventi con aspettative ben definite finisce che se non si verificano esattamente le condizioni che proiettiamo tutto viene come abbandonato morente e naturalmente la bocca si riempie di fiele

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