Tre ore sono poche... sono tanto... sono niente;
al punto che si puo’ averne anche paura.
Ma quale bene o quale male potremmo donarci o fare
che non sia almeno paragonabile a cio’ che abbiamo fatto
e consumato nel viaggio che puo’ averci portato fin qui?.
Forse sentirsi colpevoli, prim' ancora di nuocere, è una forma
di difesa molto efficace... ma ci allontana gradatamente,
fino a farceli dimenticare, dai nostri desideri piu’ belli.
Desideri che ci fanno paura perche' deragliano dal percorso
che abbiamo seguito e che abbiamo sempre riconosciuto
come essere quello giusto... da portare avanti ad ogni costo.
Solo che il costo, a volte, diventa troppo alto e, chi lo
pratica o chi lo impone, non si accorge di quel che chiede
o pretende; o se ne avvede e, facendo leva sulla nostra
riconosciuta rettitudine, la usa come e piu’ di un’arma... ma
di suo esclusivo interesse.
E Noi...?? come possiamo sentirci gratificati da questo
procedere unilaterale restando dietro a questa immagginaria
persiana dalla quale il sole... o non passa, perche’ è chiusa,
o quando passa è sempre inevitabilmente a strisce?.
Sono situazioni che maturano lentamente; sono quelle piu’
pericolose e... lentamente... non vanno via!!
Diventano solo piu’ forti e il piu’ forte è sempre lo stesso
soggetto... la retta via, il ben comportarsi... sempre!!.
Allora ci si lascia travolgere da un atto di coraggio,
o di follia... o tutti e due insieme; da consumare in uno
spazio di tempo limitato... veloce, che bruci la possibilita’
di modificare l'istintivita' del momento.
Potrebbero bastare anche solo tre ore...; tre ore per cambiarsi
la vita... tre ore per sentire il sangue arrivare forte al cuore... tre
ore per vedere il sole senza nessuna striscia... tre ore e poi,
... anche morire... ma stretti fra le nostre braccia, finalmente
non più orfane di NOI.