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Ritratto di montagna

Mi par di notare, pittore,
che la tua tela ancor non ha colore.
Se permetti, ti vorrei suggerire
di farmi un ritratto prima dell’imbrunire.
Cerca di dipingermi con tocco leggero
provando a cogliere il mio profilo vero,
senza dimenticarti di ciò che mi circonda,
penso,
potrebbe darmi un’aria da Gioconda.
Puoi render la mia valle più ricca nell’umore,
per cui, in quel tuo verde, mettici l’amore.
E, il fiume che mi scivola sul collo,
titillalo d’argento col pennello.
Un tocco di vento non ci starebbe male,
mite, mi raccomando, una brezza sensale,
quel tanto da sciogliere i segreti
impigliati tra i rami degli abeti.
Se t’attardi troppo, non fare arrossir la sera
mentre, ad uno ad uno, svesti dei colori la primavera,
e poi mi detesto con la faccia da dormiente,
di lunga preferisco quella in attesa dell’amante.
Ah, mi raccomando, niente nuvole sulla testa,
è meglio disegnare le rondini che fan festa.
Orsù pittore, destati dal sonno!
I sogni, presto all’alba se ne andranno!
Prendili per la coda e cerca di ricordare
così che la tua tela cominci a colorare.
E, se pensi ch’io sia montagna troppo esigente,
vuol dir che non t’ispiro e, che non hai sognato niente.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 05/01/2009 19:51
    bellissima, hai dipinto tu il miglior quadro dandogli anche la vita, perchè questa tua è lo specchio dell'sistenza. ciao salva
  • Domenico Montaleone il 29/12/2008 17:57
    Io la trovo simpatica e con un tocco di umore che non guasta, mi sono proprio divertito a leggerla. Ciao e grazie per il pensiero.
    Domenico

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