Penso alle vite parallele.
La contemporaneità scioglie i nodi e l'accesso ad un'altra esistenza
che un attimo fa era irraggiungibile,
ora è solo lontano.
Nessuno mi mostra la quotidianità dei miei idoli, vivi e morti.
Forse non sarebbero più idoli?
No. Solo più umani.
Io posso stimare un uomo.
I gesti eclatanti lasciano un segno nella storia comune.
Una vita di grandi cose
è finta, non può essere reale.
La quotidianità e la costanza
lasciano un segno nella mia vita,
tatuano l'essere.
Chiedimi cosa ho mangiato,
come sto,
dove sono stata,
tutti i giorni, per anni…
Sopporta i miei malumori,
la mia stanchezza,
i miei spigoli,
dal primo all'ultimo secondo,
ogni minuto,
e dimentica.
Io non potrò mai dimenticare tutto questo.