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IL PROTAGONISTA

Ho dormito troppo a lungo
non ricordavo la tua pelle
tanto appassita.
La casa e' vuota
non si ode piu'la tua voce squillante.
La luce del sole timorosa
e' ospite nella tua stanza
le sue pareti non sono più oscure
ma non ci sono colori
e' tutto immobile
fermo ad aspettarti.

Sei andato via nonno!
una sirena senza cuore ti ha portato ancora
lontano dalla tua stanza amata
ti ha strappato il telecomando dalle mani
e ha cambiato canale.
Ora sei tu il Protagonista
e io qui sola
sono rimasta il tuo spettatore.

Ora lo vedo il tuo viso stanco
in quella triste camera di ospedale
sembravi un bimbo in cerca di protezione
ma io straziata dal dolore
ti guardavo e non potevo aiutarti.
Sono arrivata di nascosto
mentre dormivi
non ho mai visto il tuo corpo tanto esile
e cosi' indifeso.
Stringevo in gola un nodo di dolore
mentre nei miei occhi
svanivi in lacrime rinchiuse e proibite.

Il cuore ti ha tradito tante volte
e ad ogni ferita tu lo hai sfidato
se la vita fosse una battaglia
ti chiederei di combattere
ma armi e ferocia gettale via!
non devi uccidere neppure le paure
devi solo correre senza fermarti
senza farti raggiungere dal tempo
serve forza interiore e la tua fede.

Hai vinto tu questa corsa faticosa
e allora forse la vita e' una gara contro il tempo
ritorno a casa nonno
e ti aspetto.


(Dedicato a tutte le persone malate: nonostante le avversita' della vita c e' sempre qualcuno che ci ama e che ci sta aspettando.)

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Raffaele Arena il 19/07/2013 17:43
    Questa tua dedica al nonno amato, è da lacrime, per quanto ben descrivi la persona di come era e i come il tempo lo ha portato a essere e putroppo soffrire. Che quando le vedi queste persone anziane ti prende una stretta al cuore. Il senso di "impotenza" come giustamente dichiari. Commovente e bello anche il commento sotto.

2 commenti:

  • david mazza il 08/10/2008 03:33
    struggente ma buona, brava...
  • Marco Donna il 12/03/2007 13:36
    noto che la malattia ricorre spesso nei temi da te trattati. Ed ancora una volta mi colpisce lo stile con cui tratti l'argomento.

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