Peccati, fughe, utopie,
mondi pensati,
esercizio gustoso d'intelletto.
Tragedie da comprendere
tornavano,
travestite da incubi, veleni
dentro i sogni
fino all'alba.
Ogni giorno
più deboli, si masticava
insieme la paura,
l'attesa,
la speranza, il futuro.
Il più veloce, tu,
il migliore.
La tua fretta, la tua facilità.
La tua forza, la tua fragilità.
Dissi un giorno,
per scherzo:
tu professi
l'antico "cupio dissolvi".
Noi eravamo sotto la pioggia.
Su te poi piovve
ancora, e franò
il tuo mondo, l'Africa,
il sud, e te, e il bello, il giusto.
Il vero. Tutto giù.
Con il tuo sguardo
rivolto alla morte
ci hai uniti per sempre.
B. A. è morto il 12 gennaio, circondato dai suoi amici. Dodici anni fa
aveva deciso di affittare tutta l'isola di Stromboli, per darvi una festa.