Il lento avanzare del tempo
pian, piano, trasforma la materia
la piega, la deforma, la ricurva,
sotto l’invisibile peso
d’un tragico equilibrio.
La fantasia è fuggita via
denunciata, inseguita,
maltrattata, neanche fosse
una sgualdrina.
Al suo posto, la chimica
s’è piazzata: poche gocce
e ritorna l’antica voglia
di vivere, o di sorridere.
Catturo i tuoi pensieri
nel movimento verticale
delle tue mandibole
che una volta
trituravano vita
ora, mediano la resa.