Istanti di ventre
Giustificati attimi
D’intromissione…
Nella mia piega semplice
Di semplificata fine,
Assolate e grigie,
Le mie palpebre non sono che cenere
Ancora calda,
Così avvezze ora
All’inconscio,
All’inebetito argine,
Che nodosi scorsoi di foglie
E scoscesi crini d’onde
Dispiegano decisi,
Tra le corde
E poi i colpi,
Acciaio e pelle tesa,
Ormai un impasto dialettico
E sovraccarico…
…Come l’energia estatica
Tra le dita di mio figlio udito
E della sua canzone...
Io
Sua madre
Sognante
Di un sogno,
Io
Sua figlia
Nuvola,
Vapore di cielo e
Sangue della terra…