Tra loro c’è la stessa differenza
che esiste tra un impegno ed un’azione:
col primo ci si assume un’incombenza
la seconda è la sua realizzazione.
Il primo è equivalente a una promessa
di certo fatta in tutta buona fede:
la volontà che forte viene espressa
è la speranza di chi in essa crede.
Ma poi, se troppo ardua da attuare
o se ad essa non segue alcuna azione
l’altrui speranza farà trasformare
in un’assai profonda delusione.
L’assumere un impegno moderato
non genera mai grande aspettativa,
ma porta ad ottenere il risultato
d’evidenziare l’indole fattiva
di chi dimostra d’essere capace,
quella distanza grande quanto il mare,
di ricoprire quando più gli piace,
per far riunire il dire con il fare.
A quest’ultimo devi somigliare:
siano per te il realismo e la prudenza
il vero faro, il nume tutelare,
le doti di cui mai restare senza!