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Camminare

Camminare lungo le vie di una città conosciuta,
o sconosciuta, non importa,
per perdersi dolcemente in sé stessi
e scoprire di essere ancora in grado di farlo.



Camminare e trovare quell’illusione di malinconia
che teneramente dentro ci corteggia,
viaggiando con lei
nell’etereo del mondo.



Camminare senza un perché, senza una mèta,
all’ombra di una flebile rugiada di sera:
Non ho l’ombrello. Ma che volete,
nemmeno questo importa.

 

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5 commenti:

  • Anonimo il 29/07/2009 19:52
    Eh già poi c'è scritto: illusione di malinconia. Io direi malinconica leggerezza. Non merita 2 stelline
  • Anonimo il 27/06/2009 13:25
    Bella, piena di speranza e malinconia
  • Andrea Albero il 12/02/2009 21:06
    Secondo me invece Alberto l'hai proprio letta male se pensi alla tristezza... Come ha detto Carina, è malinconica, con una speranza: che non ce ne importa niente di quello che succede (vedi essere senza ombrello), perchè sappiamo di essere dentro il mondo, e ne siamo felici di questo, anche se camminiamo da soli (da qui la malinconia). Ovviamente il camminare non è solo il semplice atto di camminare... spero che tu la rilegga, e la intenda meglio: il tono con cui si legge le parole, la velocità con cui si leggono, le pause danno un significato a quello che si legge, non soltanto il contenuto...
  • alberto accorsi il 12/02/2009 16:08
    Che tristezza...
  • Carina Defilipe il 10/02/2009 00:06
    Piena di malinconia, mi piace...

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