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Sara

Così soave è la tua chioma
eppure così distante

Rimembro il tenue vibrare
dei tuoi occhi, sembravano farfalle
che si inseguono a primavera

E punzecchiavano la mia fantasia

E ancora ricordo il mite sbadiglio
dell’estate, e il suo stiracchiarsi
lungo le campagne

I tuoi delicati seni facevano
da riparo al mio ardente petto

Ora si sofferma nel dormiveglia solo
la tua voce fradicia
di indifferenza

E come un alabarda mutila
il tuo sapore

O mio amore quel trionfante
concerto, adesso altro non è
che un disordinato e tedioso
stridere di ferraglia arrugginita

Le mie colpe vengono
assolte dalla prigionia

Se il mio amore per te fosse acqua,
l’intero mondo sarebbe sommerso.

 

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7 commenti:

  • Riccardo Brumana il 02/04/2009 22:53
    bella!
  • Stella Spina il 28/03/2009 13:11
    Bella, delicata con immagini sorprendenti.
  • Cinzia Gargiulo il 17/02/2009 15:13
    Poesia molto bella con una chiusa ottima!
    A rileggerci.
    Un abbraccio...
  • Pablo X il 13/02/2009 18:41
    Bella poesia, con finale dissonante rispetto al resto, quasi a sorpresa
  • claudia checchi il 12/02/2009 21:35
    Splendida Camillo trovo bello il finale come Sara... i miei sinceri complimenti..
    Claudia..
  • Anonimo il 12/02/2009 17:06
    molto bella camillo... bravo
  • sara rota il 10/02/2009 11:07
    Semplicemente fantastica... molto poetica... bello il finale... l'amore sommerso tra le acque di un pensiero eterno...

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