Seduti nascosti nel fumo
Delle sigarette
Di complici estranei
In bocca il sapore dolce di birra calda e cannella
E le note strappate con l’unghia
Ad un distorto violino
Quadri ubriachi e specchi ingialliti
Sull’ocra scuro della tappezzeria corrosa
Sedie sdozzate dal tempo cigolano
Come mesti clarini
È tutto morbido
È tutto sfocato
Leggero ed atterrito come
Nel mezzo d’un infinita caduta
Attendo impaziente la lastra di marmo
Del suono della tua voce.