Amarci per l'ultima volta, ogni volta.
Sussurrando chiasmi di colpe vane,
di piaceri sudati fino
all'ultimo urlato spasimo
il cuore m'inondi
di lacrime non piante,
per l’ultima volta, ogni volta.
E giganteggi nuda
nel silenzio buio,
gravido di sogni trattenuti,
annaspando
tra lenzuola ammucchiate
e guizzi di stelle filtrate
dall'anta socchiusa.
Con i seni turgidi cerchi
labbra smaniose,
galoppando penombre
di piaceri ardenti,
giocando ad un gioco confuso
di sguardi e parole,
celando al cuore
riverberi d’amore.
Ma è l'ultima volta
come ogni volta.