Magri profili nel caliginoso letargo di un mattino gelido e senza luce.
Lunghe dita adunche graffiano un cielo plumbeo carico di neve
che attende solo un flebile pretesto per scendere muta
a coprire l'inutilità di una menzogna di poesia.
Pallida luce filtra ammalata da oriente,
violentando una densa cortina di nebbia,
ultima ardita difesa di questo niente devastante.