Sento il Destino
che sempre ho considerato amico
accanirsi per piegarmi al Volere
umiliante fino allo strazio e
non capisco perchè
se instillò in me le sue volute
ora non mi lasci seguirle e
capriccioso si diverta
a intrecciare la mia vita
schiaffeggiandomi ogni volta
che sto per sorridere
Mi sento atlante che per generosità
in eterno fu destinato al vorace rapace
Continuo a non capire e sento disgregarmi
come se il corpo tornasse nei mille atomi
che occasionalmente lo composero
Ho sempre guardato il cielo con fiducia
trovando il sereno oltre il nulla
Seguo il mio sentiero e se
la lanterna mirabile ora s'affioca
e in calvario vuole tramutarsi
io non smetterò d'accenderla
Credo nell'uomo che sono