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Circo

Al vento vacillo
di questa vita.

Senza rete

nè fune e contrappeso
funambolo mi sento.

 

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0 recensioni:

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17 commenti:

  • Giovanni Conti il 06/04/2009 22:59
    In una posizione precaria, senza una salvezza annunciata, il coraggio di sentirsi protagonisti... destreggiarsi in mezzo alla vita. Bella
  • Anonimo il 16/03/2009 18:03
    Sensaxione provata spesso. Bella. Monica
  • Ugo Mastrogiovanni il 09/03/2009 17:15
    Tu vacilli e i tuoi versi ondeggiano sulle note della realtà.
  • Anonimo il 01/03/2009 23:05
    Positiva, in effeti. Vacilli ma sei ancora li.
    Altri, sono già giù. E senza rete.
    Splat!.
    Ciao
    MAx
  • Riccardo Brumana il 01/03/2009 22:44
    bisogno di una vacanza? ogni tanto bisognerebbe staccare la spina! un taglio netto e via, lontano...
  • luigi deluca il 01/03/2009 19:42
    una confessione di "insicurezza", che ti rende "umano" al punto giusto!
  • ESTER zaniboni il 01/03/2009 18:11
    rimanere in equilibrio molte volte è difficile... vivere su una fune può essere emozionante, il vento della vita troppo spesso ci vuol far cadere...
  • Cinzia Gargiulo il 28/02/2009 21:05
  • augusto villa il 28/02/2009 14:40
    Maddaiiiiiiiiiiiiii... Cinzia... la solita stuzzicona!... io sono un bravo ometto... sisì!... giudizioso... Davvero!... Diciamo che saperle fare serve... Io mi sono salvato la pelle almeno in due occasioni in autostrada...
    Pero' è vero... l'adrenalina mi manca... Uffy... staro' diventando vecchietto?

  • Anonimo il 27/02/2009 17:22
    Conosco bene la senzazione. Molto bella. Monica
  • Cinzia Gargiulo il 27/02/2009 15:17
    In effetti a tutti capita in questa meravigliosa vita di sentirsi, talvolta, sospesi nel vuoto. Tu lo ha descritto come sempre con poche parole che ci danno un'immagine efficace.
    Bellissima poesia!
    ... Però che io sappia le spericolatezze ti piacciono e non solo in macchina... Da quando saresti diventato un bravo ometto giudizioso?... ... Mi risulta un po' difficile crederlo...
    Bacioni...
  • augusto villa il 27/02/2009 14:49
    Grazie Lara!... grazie davvero... m'è piaciuta!!!
    Smack!!!
  • augusto villa il 27/02/2009 14:47
    Ahahah... Cir-co-ncisa!... Grazie Ange!... Grazie Marcello!... Cateeee!!!!... ma chi t'ha detto che faccio le "acro-pazzie".. in macchina?... Ora sono giudizioso, proprio un bravo ometto... sisì!!!... Però se serve... ahahahahah... Ciaooooo!!!!!
  • Anonimo il 27/02/2009 14:46
    Ciao!
    Molto piaciuta.
    Mi ha riportato alla mente una poesia che ho tradotto tempo fa di Valdimir V. Nabokov.
    Per te questa poesia e GRAZIE:
    "Nella cittadina è venuto a farci visita
    un circo girovago per sette notti...
    Nella piazza, ornata in modo strano,
    noi tutti stavamo osservando - la tenebra blu,
    la cattedrale di San Giovanni
    e le variopinte centinaia di badaloni.

    Nella sommità, innanzi all'antica cattedrale,
    su di una corda tesa,
    dondolando con una lunga asta,
    camminava, luccicando, un acrobata.

    La parete della cattedrale spigolosa
    ed abbagliata;
    l'ombra blu dell'acrobata
    si coricò con agilità su di essa.
    Erano tutti sopra l'ornamento del portale,
    dove in basso - la statua e la croce,
    l'ombra spigolosa appariva,
    portando la sua asta allungata.
    Improvvisamente sopra la torre con l'orologio,
    afferrato dal blu della notte,
    egli scomparve con un fremito d'ali,
    splendido volto ombroso"
    (V. V. Nabokov, Scvarcvalid, 1925)

    Un caro saluto
    Contessa Lara
  • Anonimo il 27/02/2009 12:44
    Dentro questo circo, sospesa nell'aria, resa a brandelli dalla fatica e dall'inquietudine.
    L'unico sostegno una fune arcobaleno,
    aggrappati anche tu amico caro...
    la nostra rete è color azzurro, raccoglie il nostro peso ma anche i nostri sorrisi di luce.
    Augusto, amo il tuo descrivere uno stato d'animo, con pochi versi.
    Io oggi neanche provo, perchè non riuscirei a sintetizzare, arriverei ad annoiarvi.
    Bella, veramente esplicita e concisa.
    ti voglio bene.
    Angelica
  • Anonimo il 27/02/2009 12:16
    Ermetico come sempre... riesci ad esprime ampiamente la sensazione di vuoto che spesso ci pervade...
    Sai Gugù, come ti ci vedrei come funambolo... con le acrobazie che fai quando guidi eh??
    Un bacione
  • Marcello Caloro il 27/02/2009 11:54
    La precarietà della nostra esistenza, abilmente narrata con poche parole. Piaciuta.

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